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Biologico e Biodinamico
Le cene festive e conviviali sono arrivate e con loro arriva ...
Vini dal mondo
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La raccolta di queste uve Shiraz, e successiva selezione, avviene rigorosamente a mano, nel pieno rispetto delle tradizioni di una volta; la fermentazione è a grappoli interi in tini aperti di acciaio, con follatura dolce e minima lavorazione. Maturano 14 mesi nel rovere francese, per ammorbidire il tannino - l’imbottigliamento è sotto tappo a vite, e non deve spaventare: conserva benissimo ed è frequente nei vini dell’emisfero meridionale, che dovrebbero altrimenti importare il sughero.
Note gustative
Il naso è fresco e vibrante, con frutta rossa ed erbe essiccate; la ciliegia brillante, il lampone e il gelso emergono al sorso, con un pizzico di cioccolato fondente e tanta struttura. Da gustare in compagnia, con un agnello a lenta cottura.
Il nome parla già da sé: è una somma di competenze, di esperienze e di progetti, quelli dei cugini Michael Hill Smith, primo australiano a diventare Master of Wine nel 1988, e Martin Shaw, che ha studiato enologia a Bordeaux e ha lavorato nel settore in diverse parti del mondo. Dal 1989 a oggi Shaw+Smith coltiva a regime biologico i suoi 55 ettari di vigna sulle colline di Adelaide, nell’Australia Meridionale, zona di antico insediamento vitivinicolo: qui, le altitudini più elevate, il clima fresco e l'umidità spiccata garantiscono vini di ampia espressività aromatica, con condizioni microclimatiche che rappresentano quasi un unicum nello sfaccettato panorama del vino australiano.
