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Biologico e Biodinamico
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Vini dal mondo
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Gioacchino Natale, per tutti Natalin, da tutti conosciuto come grande amante del Grignolino. È così che Fabrizio Iuli vuole omaggiare il nonno Gioacchino, ridando nuova vita ad una varietà autoctona sempre meno usata in vinificazione. Varietà ripiantata da Fabrizio stesso nel 2016; ad un anno di distanza, nel 2017, ne ha anche comprato una vecchia vigna. Fermentazione e affinamento in cemento, imbottigliato con la luna della tarda primavera: tutto come faceva il nonno.
Note gustative
Doveva essere il vino del nonno e Fabrizio dice di esserci riuscito: ha replicato il ricordo del tannino delicato, dell’espressione fresca e giovane tipica del Grignolino. Note floreali, frutti rossi, sorso succoso e fresco; sembra di guardare un album di famiglia.
La storia della cantina Iuli nasce per caso, come le storie d’amore più belle. Fabrizio Iuli aveva studiato per diventare orefice, ma il papà era un agricoltore: gestiva la piccola vigna piantata dal nonno nei primi anni ’30 e ne ricavava qualche bottiglia di vino della casa buono e sincero che vendeva al ristorante della moglie dove Fabrizio, inevitabilmente, ogni tanto andava a lavorare - è lì che scocca la scintilla e decide di prendere in mano la vigna. Siamo nella punta della provincia di Alessandria che punta a nord, verso Torino, zona che ha sofferto l’esodo FIAT che ha allontanato le persone della terra. È qui, in questi terreni dalla vena acida, che Fabrizio coltivai suoi territorialissimi Barbera, Nebbiolo e Pinot nero, fedele ai princìpi di un’agricoltura biologica certificata.
