I processi di vinificazione di questo vino sono tutti naturali, l’intervento del vignaiolo è praticamente annullato a favore della natura. L’uva entra in cantina in cassette da 250 kg, viene diraspata e pigiata in tini di cemento dove macera a temperatura controllata. Dopo qualche giorno inizia la fermentazione alcolica spontanea. Il vino fiore viene quindi decantato per gravità, e affinato durante l’inverno per stabilizzarlo e lasciar depositare naturalmente le fecce fini. L’imbottigliamento avviene per gravità, senza aggiunta di solforsosa, durante la luna calante.
Note gustative
40% di uve Sumoll con un restante uvaggio di Ull de Llebre, Garnatxa Negre, Monastrell, Syrah. Un vino vivo, rustico, una fresca esplosione di fiori e frutta, con erbe e ricordi speziati. Facile da bere, un vin de soif, vivace e selvatico.
Finca Parera
Nell’entroterra catalano, a Sant llorenç d’Hortons, prende vita Finca Parera, una realtà vitivinicola a conduzione biodinamica fortemente identitaria. 15 ettari di vigne divise tra Xarello, Chardonnay, Tempranillo, Sumoll, Grenache Noir, Syrah, Cabernet Sauvignon e Merlot. A prendersi cura di questi 21 ettari è Ruben, forte della tradizione agricola familiare e della sua esperienza a Bordeaux; a 19 anni, lui e il padre recuperano un vecchio vigneto di Xarello degli anni ’40 e piantano 5 ettari a Xarello e Sumoll.
Oggi, a distanza di quasi vent’anni, Finca Parera è un’azienda agricola biodinamica a ciclo chiuso. Cosa vuol dire? Che Ruben ha concentrato negli attuali 25 ettari della proprietà non solo il suo amore per il vino, ma anche quello per la storia agricola della famiglia, e quale modo migliore di onorarla se non dare vita ad un vero e proprio ecosistema? 25 ettari, di cui 15 impiantati a vigneto; il resto frutta, orto, i progetti di apicoltura, le dimore per gli animali. In questo complesso sistema si trova uno dei luoghi più vocati per la viticoltura, che permette massima espressione allo Xarello; alle pendici del Montserrat su suoli poco profondi, a 350 metri di altitudine, su suoli calcarei di origine marina, sbalzi termici, vicinanza al Mediterraneo. Un microclima unico ed eccezionale, per un agricoltore biodinamico unico ed eccezionale.