Frantz Saumon nasce come guardia forestale, lavora per un primo periodo in Canada e successivamente in Francia, dove si innamora del paesino di Montlouis sur Loire. Acquista una vigna, di circa 6 ettari (e ogni anno acquista una parte delle uve). Da sempre in vigna ed in cantina pratica agricoltura biologica – non ancora certificata – e biodinamica. Allievo di Christian Chaussard di Domaine le Briseau (uno dei pionieri del cosiddetto vin naturel francese, fuori dalle logiche più canoniche e dalle denominazioni), sono ammesse solo fermentazioni spontanee in cantina, in vetroresina, acciaio e, in alcuni casi, in botti di differenti dimensioni. Rocce calcaree, terreni argillosi, in alcune parcelle pietra focaia, oltre alla tenacia di Frantz Saumon stesso, danno vita a vini puliti e verticali . Non produce tutto in denominazione, ma insieme ad una buona parte di nuovi vigneron, ha ridato luce ed importanza all’appellation Montlouis sur Loire, per molti anni considerata la cugina piccola e sottovalutata di Vouvray, che si trova dall’altra parte del fiume che attraversa la regione vitivinicola della Loira.