Anarchia in Costa Vescovato! Qui, negli anni ’20 del 900, i nonni di Daniele Ricci fondano la cantina Ricci, allo scopo di autosostentare la propria famiglia. La storia del territorio dei Colli Tortonesi è, purtroppo, un po’ sfortunata, tra guerra e crisi economica, ed il territorio per anni non viene più considerato, anzi viene da molti agricoltori abbandonato. Infatti Daniele intraprende una carriera lavorativa diversa. Quando (grazie Walter Massa!) il territorio tortonese ritorna ad essere valorizzato per la produzione del vino, Daniele fa ritorno alle vigne del nonno, e rimette in produzione questi 10 ettari. Lavora con lunghe macerazioni sulle bucce e affinamenti in anfora, per questo viene spesso chiamato anarchico, rischiando e sperimentando ma dando sempre la giusta importanza al territorio e ai suoi vitigni autoctoni: timorasso, barbera, croatina. Le etichette di Daniele attendono sempre alcuni anni prima di essere messe in commercio, ed è per questo che non hanno bisogno di tanta attesa per poi essere bevute!